Pasta e patate di casa mia




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La pasta e patate nasce a Napoli come piatto povero di origine contadino. Un piatto semplice e genuino che per la sua bontà è diventato un classico molto apprezzato della cucina partenopea. La ricetta tradizionale risale al XVII secolo. Dopo la scoperta del Nuovo Mondo furono portati in Europa tanti nuovi alimenti e fra questi la patata. I ceti sociali più poveri, bisognosi di una pietanza che riempisse lo stomaco, cucinava questo ingrediente – allora poco amato dall’aristocrazia e l’alta società – con i pomodori e la pasta creando un piatto delizioso e sostanzioso.
 
Già dall’inizio si utilizzava la pasta mista, tradizione che a tutt’oggi si tramanda di generazione in generazione ma vista la cremosità della preparazione anche formati come tubetti o ditalini sono un abbinamento perfetto.

Nelle cucine della Penisola è usanza cuocere la pasta separatamente per poi aggiungerla già cotta al condimento preparato ottenendo così una consistenza brodosa. In Campania invece, la pasta si cuoce insieme alla verdura cotta in precedenza. Questo metodo di cottura rende il piatto cremoso e vellutato in quanto l’azione ripetuta del mescolare, che spappola le patate, e l’amido rilasciato dalla pasta fa addensare il liquido. In poche parole, la pasta e patate a Napoli non è una minestra ma quasi una pasta asciutta.


Pasta e patate di casa mia
-          primo piatto / piatto unico

Ingredienti:
3 patate medie a pasta gialla (oppure 2 patate grandi)
1 cipolla
4 – 5 pomodorini
Un gambo di sedano di circa 15 cm più le foglie
Olio EVO
Sale
Pepe
200g di tubetti o ditalini
100 g di provola
30 g di parmigiano reggiano grattugiato
Una manciata di foglie di basilico

Mondate la cipolla. Lavate il sedano, eliminate i filamenti e tritatelo grossolanamente insieme alla cipolla. Sciacquate i pomodorini e tagliateli a metà. Lavate e pelate le patate e riducetele a dadini. In una casseruola scaldate circa 30 ml di olio, aggiungete il trito di cipolla e sedano e i pomodorini e rosolate pochi minuti a fiamma moderata. Unite le patate e fate cuocere ancora per qualche minuto prima di aggiungere un litro d’acqua. Portate ad ebollizione, coprite la casseruola, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere fino a quando le patate saranno cotte rimestando di tanto in tanto. Salate e pepate a piacere.

Unite la pasta e fate cuocere mescolando frequentemente aggiungendo, se necessario, dell’acqua in piccole quantità alla volta. Quando la pasta sarà al dente spegnete il fuoco, aggiungete la provola tritata, il parmigiano, il basilico spezzettato e un filo d’olio. Amalgamate il tutto, coprite e fate riposare qualche minuto prima di servire. Una volta impiattata la pasta cospargetela con altro parmigiano reggiano.

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