Fagioli neri al caffè




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Il sapore del caffè non è invadente. Anzi, si fonde magnificamente con gli altri ingredienti con un lieve sentore di affumicato. Servito appena tiepido, questo piatto dimostra che è possibile mangiare deliziose zuppe anche in piena estate.

Fagioli neri al caffè
- per 4 - 6 persone

Ingredienti:
400 g di fagioli neri
40 ml di olio EVO
1 spicchio d'aglio, tritato finemente
sedano - 10 cm di gambo più le foglie - tritato
3 cipolle, mondate e tagliate a metà
1/2 cipolla, tritata
3 pomodori pelati e tritati
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
1 - 1 1/2 di zucchero integrale
300 ml di caffè leggero - (preparate il caffè usando metà quantità)
sale e pepe

Mettete i fagioli in ammollo per 8 - 10 ore. Scolateli, sciacquateli e metteteli in una pentola con abbondante acqua fresca. Portate a bollore, abbassate la fiamma, coprite e fate cuocere per 20 - 25 minuti. Scolateli conservando l'acqua di cottura.

Preriscaldate il forno a 160°. Usando una pentola di coccio, riscaldate l'olio aggiungendo il sedano, l'aglio e la cipolla tritata. Cuocete fino a quando la cipolla diventerà trasparente. Unite i pomodori e cuocete altri 2 - 3 minuti. Incorporate lo zucchero e l'aceto. Aggiungete i fagioli, il caffè e abbastanza acqua di cottura per coprire appena gli ingredienti. Salate e pepate a piacere. Mescolate delicatamente per non rompere i fagioli. Appoggiate le mezze cipolle sui fagioli, coprite e infornate fino a quando i fagioli e le cipolle diventeranno teneri, circa 1 ora e mezza. Servite con pane fresco e croccante. 

Pasta e patate di casa mia




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La pasta e patate nasce a Napoli come piatto povero di origine contadino. Un piatto semplice e genuino che per la sua bontà è diventato un classico molto apprezzato della cucina partenopea. La ricetta tradizionale risale al XVII secolo. Dopo la scoperta del Nuovo Mondo furono portati in Europa tanti nuovi alimenti e fra questi la patata. I ceti sociali più poveri, bisognosi di una pietanza che riempisse lo stomaco, cucinava questo ingrediente – allora poco amato dall’aristocrazia e l’alta società – con i pomodori e la pasta creando un piatto delizioso e sostanzioso.
 
Già dall’inizio si utilizzava la pasta mista, tradizione che a tutt’oggi si tramanda di generazione in generazione ma vista la cremosità della preparazione anche formati come tubetti o ditalini sono un abbinamento perfetto.

Nelle cucine della Penisola è usanza cuocere la pasta separatamente per poi aggiungerla già cotta al condimento preparato ottenendo così una consistenza brodosa. In Campania invece, la pasta si cuoce insieme alla verdura cotta in precedenza. Questo metodo di cottura rende il piatto cremoso e vellutato in quanto l’azione ripetuta del mescolare, che spappola le patate, e l’amido rilasciato dalla pasta fa addensare il liquido. In poche parole, la pasta e patate a Napoli non è una minestra ma quasi una pasta asciutta.


Pasta e patate di casa mia
-          primo piatto / piatto unico

Ingredienti:
3 patate medie a pasta gialla (oppure 2 patate grandi)
1 cipolla
4 – 5 pomodorini
Un gambo di sedano di circa 15 cm più le foglie
Olio EVO
Sale
Pepe
200g di tubetti o ditalini
100 g di provola
30 g di parmigiano reggiano grattugiato
Una manciata di foglie di basilico

Mondate la cipolla. Lavate il sedano, eliminate i filamenti e tritatelo grossolanamente insieme alla cipolla. Sciacquate i pomodorini e tagliateli a metà. Lavate e pelate le patate e riducetele a dadini. In una casseruola scaldate circa 30 ml di olio, aggiungete il trito di cipolla e sedano e i pomodorini e rosolate pochi minuti a fiamma moderata. Unite le patate e fate cuocere ancora per qualche minuto prima di aggiungere un litro d’acqua. Portate ad ebollizione, coprite la casseruola, abbassate la fiamma al minimo e lasciate cuocere fino a quando le patate saranno cotte rimestando di tanto in tanto. Salate e pepate a piacere.

Unite la pasta e fate cuocere mescolando frequentemente aggiungendo, se necessario, dell’acqua in piccole quantità alla volta. Quando la pasta sarà al dente spegnete il fuoco, aggiungete la provola tritata, il parmigiano, il basilico spezzettato e un filo d’olio. Amalgamate il tutto, coprite e fate riposare qualche minuto prima di servire. Una volta impiattata la pasta cospargetela con altro parmigiano reggiano.

Polpo grigliato



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Il polpo è protagonista di apprezzatissimi piatti delle tradizioni culinarie di molti paesi. In particolar modo nella cucina asiatica come in quella mediterranea è considerato una vera prelibatezza. Per quanto concerne il valore nutritivo, il polpo ha il pregio di essere un alimento magro e quindi ipocalorico ma ricco di sali minerali come ferro, calcio, potassio e fosforo.

Cucinato a dovere, ha una carne deliziosamente tenera, dolce e succosa che sa di mare e che ci ricorda vagamente quella dell’astice. Per questa sua caratteristica è meglio cucinarlo in modo semplice usando pochi ingredienti per non sovrastare il suo sapore particolare. Con una cottura senza pretese e senza fronzoli come quella alla griglia il polpo si presenta in tutto il suo splendore.


Polpo alla griglia
-          secondo piatto

Ingredienti:
- polpo già pulito
- patate
- limone
- aglio
- prezzemolo tritato
- olio EVO
- sale
- pepe (facoltativo)

Sciacquate il polpo e mettetelo in una pentola con acqua in ebollizione. Coprite, abbassate la fiamma e fate cuocere dolcemente per 40 – 45 minuti se è del peso di circa 1 kg oppure 20 – 30 minuti se è più piccolo. Punzecchiatelo con una forchetta per controllare la cottura avendo cura di non farlo cuocere troppo a lungo altrimenti diventa gommoso. A cottura avvenuta, spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare nella sua acqua. Prelevate il polpo dalla pentola, dividete i tentacoli e poneteli in una ciotola con 1 spicchio d’aglio pelato e schiacciato. Irrorate con l’olio e lasciate marinare girandolo di tanto in tanto.

Lavate e pelate le patate. Tagliate ognuna nel senso della lunghezza ottenendo 4 larghe fette. (Calcolate 2 fette a persona.) Attraverso un colino a maglie fitte filtrate l’acqua di cottura del polpo e cuocetevi le patate fino a quando diventano tenere. Scolatele e adagiatele su un piatto. Spennellate con l’olio ogni fetta su entrambi i lati.

In una ciotola preparate un condimento con 1 parte di succo di limone e 3 parti d’olio, prezzemolo tritato, un pizzico di sale e, se vi piace, del pepe. Sgocciolate il polpo dalla marinata e grigliatelo 3 minuti per lato. Man mano che il polpo è pronto mettetelo ancora caldo nel condimento rigirandolo bene. Ora grigliate le patate fino ad ottenere una crosticina su ogni lato.

Per servire: Mettete 2 fette di patata sul piatto adagiandovi sopra i tentacoli di polpo. Irrorate con il condimento rimasto nella ciotola.

Straccetti di pollo impanati



Qualche anno fa in occasione di una festa ho preparato questi straccetti di pollo impanati senza utilizzare l’uovo. Sono piaciuti a tutti e da allora uso sempre questo metodo ottenendo cotolette croccanti fuori e tenere e succulenti dentro.

Per renderle ancora più gustose si possono insaporire con svariati spezie e aromi: paprika (dolce, forte o affumicato), origano, aglio o cipolla in polvere, pepe rosa macinato, basilico essiccato, curry, cumino, zest di agrumi, polvere di rosmarino solo per citare alcuni. E per intingere? Non fermatevi al solito ketchup o maionese. Andate oltre… salsa harissa, salsa agrodolce, salsa barbecue, aceto balsamico, salsa di soia… “the sky’s the limit”.

Serviti caldi accompagnati da una salsa sono eccezionali ma anche freddi, semplicemente spruzzati di succo di limone, sono squisiti.

Straccetti di pollo impanati
- secondo piatto
 
Ingredienti:
- un petto di pollo affettato
- 2 vasetti di yogurt bianco non zuccherato
- pangrattato
- spezie, aromi e/o erbe essiccate a piacere
- olio EVO
- sale

Preriscaldate il forno a 200° a modalità non ventilato.
Rivestite una teglia con carta da forno e spennellate con un po’ d’olio.
Tagliate le fette di pollo in striscioline larghe 2 cm.
Versate lo yogurt in una ciotola con un pizzico di sale e gli aromi scelti. Mescolate. Aggiungete il pollo girandolo bene per far ricoprire ogni pezzo. Coprite la ciotola e ponetela nel frigo a riposare una trentina di minuti.
In un piatto mettete il pangrattato. Prendete una strisciolina di pollo, scuotetela leggermente per eliminare lo yogurt in eccesso e passatela nel pangrattato facendolo aderire bene.
Adagiate gli straccetti sulla teglia man mano che sono impanate. Irrorate con un filo d’olio e fate cuocere in forno fino a diventare dorate. Salate leggermente.

 


Salmone affumicato su nido di spinaci al limone



Spinaci – freschi, teneri e stuzzicanti. E’ facile preparare un piatto squisito e prelibato con quelle foglioline verde brillante che fanno gola anche al più schizzinoso. Ma come far diventare invitante una pietanza usando quelle surgelate? Controllando il contenuto del congelatore (grandissima invenzione a mio parere!) ho visto che gli spinaci si avvicinavano alla loro “da consumare preferibilmente entro…” data. Diciamo la verità, quei cubetti compressi non sono molto appetitosi eppure una volta cucinati sono una valida alternativa a quelli freschi. Nel piatto non saranno spettacolari ma sono saporiti e nutriente e usando un po’ fantasia si riesce a presentare in tavola delle piccole creazioni apprezzate da tutti.


  
Salmone affumicato su nido di spinaci al limone
-          antipasto

Ingredienti:
- salmone affumicato
- spinaci surgelati
- limone
- aglio
- olio EVO
- sale
- aneto

In una pentola portate a bollore dell’acqua e immergetevi i cubetti di spinaci. Fate cuocere solo il tempo che occorre alle foglie a dividersi. Scolate e premete gli spinaci con il dorso di un cucchiaio per eliminare l’acqua.

In una larga padella scaldate l’olio con l’aglio eliminandolo prima che diventi biondo per evitare un aroma di aglio troppo pronunciata. Aggiungete gli spinaci e fateli saltare rapidamente a fuoco vivissimo. Unite il sale e la scorza grattugiate e il succo di mezzo limone (se state cucinando per 4 persone). Fate asciugare il liquido in eccesso facendo saltare ancora pochissimi minuti.

Per impiattare: Create un piccolo nido con gli spinaci e sopra adagiate il salmone affumicato. Completate con una spolverata di scorza di limone grattugiato e aneto tritato.